E' possibile derogare il ruolo dell'educatore ad un'Intelligenza Artificiale?
Il mondo della tecnologia sta facendo passi da gigante, portando alla creazione di nuovi strumenti sempre più avanzati e sofisticati. Tra questi troviamo i cosiddetti "robot antropomorfi", macchine che riproducono la forma fisica e le caratteristiche del corpo umano e che sono in grado di offrire risposte precise e dettagliate su ogni argomento grazie alla conoscenza globale della rete che acquisiscono attraverso la tecnologia GPT.
In questo contesto si pone lo sviluppo di un robot dotato di intelligenza artificiale generativa con funzione educativa: un "tutor" tanto per i figli, quanto per i genitori. Esempi simili (di solito presentati come giocattoli data la funzionalità pedagogica limitata) in realtà sono esistiti da quando è stata introdotta l'elettronica ed l'informatica distributoria, tuttavia l'introduzione della tecnologia GPT ne fa scaturire una macchina indubbiamente più sofisticata, che per sua natura possiede più conoscenza di quanto il genitore potrebbe insegnare, potendo espletare ben oltre il compito di rispondere a domande "banali" o "infantili" a cui di solito risponde il genitore.
Questo solleva numerose questioni nel mondo educativo: dubbi etici e pratici che devono essere attentamente valutati. Da un lato, c'è da considerare l'opportunità di utilizzare un robot come valido strumento educativo, potendo dare un sussidio costante in un mondo in cui si è sempre più impegnati in turni ed orari lavorativi che stanno divenendo "a tempo pieno". Questo potrebbe rappresentare un vantaggio, liberando il genitore da compiti "familiari" che nel mondo moderno attuale possono apparire "secondari". Nel contesto lavorativo frammentato attuale infatti, il familiare di primo grado è di solito più impegnato nell'attività economico-produttiva: una condizione che di fatto nega il tempo necessario per rispondere a domande articolate dei loro figli (ovvero che vadano oltre i bisogni primari di nutrizione, igieniche e di riposo). Grazie alla tecnologia GPT, il robot è in grado di fornire risposte immediate e precise su ogni argomento, partendo dalle domande più semplici fino ad arrivare a problemi più complessi o a materie di carattere universitario o di specializzazione post-laurea, considerando anche il fattore pazienza e tempo illimitato di cui dispone.
D'altra parte, è fondamentale prendere in considerazione l'aspetto etico legato all'introduzione di un robot che si sostituisce in qualche modo al genitore. Infatti, questo potrebbe indebolire il rapporto tra genitori e figli, con conseguenze che alcuni sociologi definiscono negativi sulla crescita e lo sviluppo, senza contare il fatto che il sistema GPT potrebbe essere un vero e proprio antagonista del punto di riferimento parentale, in quanto a titolo nozionistico ed espositivo si pone sicuramente su un gradino più alto (d'altronde non è un tabù chiedere già ora informazioni di qualsiasi tipo e livello ad Alexa, Google, Siri, Chat GPT e simili.
Inoltre, è importante sottolineare come le informazioni fornite dal robot debbano essere controllate ed avere filtri appositi che devono obbligatoriamente essere in linea con il normale controllo genitoriale educativo per salvaguardare innanzitutto la sicurezza. In un mondo in cui le fake news e le informazioni errate sono sempre più diffuse, è fondamentale garantire che si ricevano solo informazioni corrette e verificabili, per evitare di mettere a rischio in primo luogo la salute, ma anche la loro formazione culturale scientifica. Non ultima la necessaria supervisione riguardante tutte quelle informazioni che, sebbene corrette, possano portare a comportamenti o pratiche errate per la fascia di età dei soggetti in oggetto, necessitando quindi di un filtro apposito.
Infine, è importante considerare anche gli aspetti pratici di questa tecnologia, ad esempio il costo dell'investimento e la scelta del modello più adatto alle esigenze individuali. L'introduzione di un robot antropomorfo dotato di intelligenza artificiale generativa potrebbe quindi rappresentare un importante passo avanti nel campo dell'educazione, ma includendo un'attenta valutazione sugli effetti che questa tecnologia può avere, tenendo sempre presente la necessità di controllare le informazioni fornite, garantendone il loro corretto utilizzo.