Collettivo Interdipendente

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Dalla coscienza del un singolo all'essere parte dell'intero pianeta

Il concetto di "Mente Collettiva" è stato originariamente ideato dal filosofo e sociologo francese Émile Durkheim nella sua opera del 1893 "La divisione del lavoro sociale". Durkheim sosteneva che le società fossero costituite da individui interdipendenti e che la loro collaborazione creasse una mente collettiva che influenzava il pensiero e il comportamento dei singoli membri. Questo concetto è stato in seguito sviluppato e studiato in diversi campi, tra cui la teoria della società di massa, la teoria dell'intelligenza collettiva e l'intelligenza artificiale.
Un Collettivo Neurale Interdipendente è un'evoluzione di tali presupposti nella visione di collegare i pensieri attraverso una rete di comunicazione. Questo per consentire alle persone di condividere emozioni e conoscenze tra loro in tempo reale, passando così dalla singola mente alla coscienza collettiva.
Già oggi, tramite i Social Media, esiste un concetto di comunicazione di massa, ma la ricerca in questo campo ipotizza una connessione neurale diretta, ovvero una sinapsi estesa che possa collegare direttamente gli esseri umani, che consenta la comunicazione con pensieri, emozioni e sentimenti, con l'obiettivo di sviluppare anche una coscienza storica, in modo che le generazioni presenti e future possano apprendere direttamente dall'esperienza degli altri e dagli errori del passato, al fine di evitare che vengano ripetuti. Una consapevolezza globale che consenta quindi una comprensione comunicativa maggiore interpersonale, andando oltre le limitazioni del linguaggio e della comunicazione verbale o scritta.